In un piccolo villaggio nella vallata alpina dove il collettivo è nato, si parla una lingua unica, in questa lingua “biloura” significa “in questo esatto momento”. In una regione brasiliana, in un certo dialetto solo orale e non scritto, “biloura” significa “vertigine” o “follia”.
Nel 2013, una ventina di artistə si ritrova attorno alla chiamata alle arti dell’attrice Silvia Ribero, per dare vita a uno scambio artistico, culturale e umano, dal quale nascerà il collettivo. Tutte persone di nazionalità, lingue e formazioni artistiche diverse. Da questa ricchezza e da questa complessità nasce l’attenzione fondamentale verso il creare forme e linguaggi performativi che possano oltrepassare le categorie e le appartenenze, per rivolgersi direttamente all’umano, attraverso e al di là delle diverse culture teatrali.
I primi 4 anni del lavoro di BILOURA vanno spesi quasi esclusivamente nella creazione e nell’affinamento di metodologie di allenamento dellə performer, di innovazione dei linguaggi performativi, drammaturgici e registici. Lontanə dal teatro di prosa, “per-formare” - dunque “attraversare forme” - con l’arte che si guadagna dedicandosi alla pratica e alla ricerca continuamente, diventa il verbo – e quindi l’azione - centrale del lavoro del collettivo.
All’interno di ogni gruppo di lavoro, in ogni progetto, si rifiuta l’adozione della gerarchia tradizionale del lavoro teatrale (regista, autorə, esecutorə, maestranze). Ciò è possibile ed efficace grazie a continui investimenti di tempo e lavoro per il perfezionamento di metodologie di creazione, regia e drammaturgia collettive e di organizzazione orizzontale del lavoro.
Un luogo di creazione, dialogo, rigenerazione, esperimento, indagine, complessità.
Una forma d’arte analogica, di materiale organico, respiro e sudore, voci e muscoli sempre in ricerca di una frontiera.
MANIFESTO
ARTISTICO
Concentrato sull’esplorazione, Cross Culture Performing Arts è movimento attraverso arti e culture. Provoca increspature che si espandono nel panorama circostante, nel quale ha la propria sorgente. È un movimento di attraversamento e oltrepassamento insieme. Prevede sia di conoscere qualcosa, sia di lasciare qualcosa, continuamente. Stili, generi, forme, identità, teorie.
La metrica con cui facciamo - con la performance - un’affermazione semplice: che l’umanità è una, così come la persona, oltre le barriere che separano dall’altro da sé, oltre le frammentazioni con cui conviviamo interiormente, vale la pena cercare. Di incontrare noi stessə. Di riunirsi allə altrə e al mondo. Nella consapevolezza che la grande ricchezza e varietà di culture e subculture sostiene, nutre e rivitalizza l’arte.
Cross Culture Performing Arts è un’azione artistica e politica per una società globale meno dominata da paura e omologazione, abitata da individui meno alienati. Mira a costruire ponti. In un’era in cui si innalzano muri e si diffondono paura e odio, in cui le persone vivono spesso apolidi a loro stesse, l'incontro è più importante che mai, nella bellezza delle espressioni culturali e nell’urgenza delle questioni sociopolitiche contemporanee.
RICONOSCIMENTI
COLLABORAZIONI
VENUES