Special Mention Award for a Performance by International Artist
BANGKOK THEATRE FESTIVAL 2018 - Tailandia
AMARSIAMORSI
"Il vento è disegnato dai petali del susino che cadono leggeri" (Pia Pera)
Due donne dalle esistenze in bilico si muovono sullo sfondo delle migrazioni di oggi e di sempre. Hanno bagagli diversi e diversi orizzonti, si incontrano e si amano come possono, a metà strada. Si muovono tra amore, morte, passione, violenza e speranza. Per cercare, per trovare, per lasciar andare la vita. Il loro amore è un giardino segreto, un giardino che è il luogo dell’esistenza, finalmente, la loro, dove fermarsi insieme, dove fiorire, ma anche metafora della vita stessa e dei suoi conflitti, talvolta amaramente irrisolvibili. Narra la brutalità e la poesia del trovarsi e del perdersi, AMARSIAMORSI riflette sulle attuali migrazioni in Europa, sull’amore tra due donne, sulla difficoltà di affrontare la perdita. Uno spettacolo di paesaggi evocati dal canto, di storie narrate attraverso dialoghi gestuali, di messaggi portati dalle immagini. Uno spettacolo dai linguaggi misti, ibridati, che tocca diversi generi oltrepassandoli: teatro danza, teatro musicale, teatro visivo e teatro d‘attore.
Lo spettacolo è ispirato alle riflessioni su vita e morte offerte dal libro
"Al giardino ancora non l'ho detto" di Pia Pera e alla storia vera di
un richiedente asilo nigeriano conosciuto direttamente attraverso il perogeto ODI, perseguitto in patria per la sua omosessualità
AMARSIAMORSI è inoltre figlio di EFFIMERIA: progetto pluriennale di ricerca transdisciplinare e interculturale sul tema della morte, sviluppatosi tra Brasile e Italia. Il progetto ha organizzato molteplici performance, attività artistiche e culturali in cooperazione con enti di ricerca e artistei di vari settori.
Recensione Prof.ssa Laura Mariani, docente di Storia dell'Attore al DAMS di Bologna:
Due artiste in scena in una danza trattenuta, un filo narrativo minimale, un grande tema: il modo con cui ognuno di noi si rapporta alla morte. Una situazione beckettiana anche grazie all’alberello portato in scena, ma un Beckett letteralmente fiorito, per quei fiori cuciti sulla stoffa, che danno alla morte i colori che ha in tanti paesi dell’America Latina, e per la delicatezza con cui la morte entra in relazione con l’amore.
Recensione Federica Amatuccio, direttrice artistica del PoverArte Festival - Sezione Teatro e regista teatrale:
Elegante, poetico, delicato. Amarsiamorsi è un susseguirsi costante di questi tre aggettivi. Le due protagoniste, attraverso un raffinato arco narrativo, intrecciano una storia d’amore basata sul silenzio e sugli sguardi rubati. Questo gioco di seduzione porta ad un confronto diretto con la Morte: una Morte che ha il corpo di una bella donna e il volto della tradizione. La scena è nuda, un albero bianco nella sua semplicità domina lo spazio e scandisce lo scorrere del tempo. AMARSIAMORSI è un delicatissimo quadro rinascimentale.
Review by Bangkok Theatre Festival critic Greek Piroonluk:
AMARSIAMORSI epitomizes the saying that goes “theatre is the world on stage.” The show bursted with meanings due to stellar artistic execution and presentation. Each prop was intentionally introduced, as though the props themselves were characters on stage. The two actresses created this masterpiece as one, there are no words for describing their partnership on stage. This performance explores death, love, blooming and suffering. Occasionally, we can sense the emergence and disintegration of beauty as well as the uncertainty of life simultaneously. Grow flowers and let them bloom in your life. Accept that on some days, there will be rain. When that happens, bow down to kiss the clock and keep moving forward.
DI E CON
Silvia Ribero, Angie Rottensteiner
IDEAZIONE E CREAZIONE
BILOURA Collective, attraverso il percorso pluriennale di studio, creazione e regia collettive "EFFIMERIA"
AIUTO REGIA
Vita Malahova
MUSICHE
Angie Rottensteiner
PARTITURE FISICHE
Silvia Ribero
COSTUMI E SCENOGRAFIE
Francesco Balbusso, Tina Polimeni, Silvia Ribero
LUCI
Oscar Rositani
SI RINGRAZIANO
Teatro Ridotto - Bologna e Lina Della Rocca, Teatro dei Servi Disobbedienti. Sophie Brunodet, Alessandro Beata, Marta Trivellato, Giulia Savorani